Visualizzazioni totali

lunedì 30 gennaio 2017

Le basi dell'esposizione



Ciao , recentemente sono stato un po' rimproverato di aver omesso, fra i vari post, almeno uno dedicato alle basi dell'esposizione . Questo perchè non è escluso che tu abbia fatto l'errore imperdonabile  di essere capitato qui appena dopo aver comprato la tua prima reflex, anzichè aver visitato siti più professionali e seri del mio.

Non c'è problema, ormai sei in trappola e mi accingo a spiegarti in modo molto veloce cosa sia l'esposizione fotografica , com'è nel mio pseudo-stile, cercando di evitare troppe nozioni tecniche ed andando subito al sodo per farti scattare qualche foto in modo consapevole ( senza offesa, naturalmente, ma ricordo che ai primi scatti con la reflex non sapevo bene quel che facevo : ci siamo passati in mezzo tutti ) .

Esposizione = quanta luce arriva sul sensore e per quanto tempo.
Quanta luce arriva sul sensore ?  dipende dalla luminosità ambientale e da altri due fattori fondamentali : il tempo in cui il diaframma rimane aperto e quanto è aperto il diaframma nel momento in cui fai clic.

Il tempo si misura in frazioni di secondi  ( 1/125 , 1/3 eccetera )ma anche in secondi, minuti addirittura ore ( parlo di alcuni scatti effettuati di notte).
L'apertura del diaframma si misura in f/qualcosa  , dove f è la distanza focale ossia la distanza fra il centro ottico della lente dell'obbiettivo ed il piano dove si forma l'immagine, ossia il sensore ; ora che sai questa definizione, puoi metterla da parte  e concentrarti invece sul fatto che si dice che l'apertura del diaframma è  f/qualcosa . Ciò significa che f/16 corrisponde ad un'apertura più piccola di f/6,3 e non viceversa. Abituati a questa "inversione" , per evitare confusione.

Quindi l'esposizione dipende da queste due cose : apertura diaframma e tempo di apertura. Tu regoli queste cosette e poi clic !. Si, ok, ma come sapere se la foto sarà troppo chiara (si dice bruciata) o troppo scura?  quando guardi nell'oculare c'è l'esposimetro, un sistema che ti dice, mediante un simbolo mobile, se la luminosità è ok, troppa, poca. Di solito ci azzecca. Non è vero... dipende come misura la luce della scena...Ci sono un po' di metodi, settabili, il più usato si chiama matrix o valutativo, dipende dalla marca della macchina ed è quello che ti consiglio perchè corrisponde alla gran parte delle situazioni. Ma ricorda, non tutte. E' così, bisogna un po' giocare.

Dicevamo che l'esposimetro di dice come va la luce , se è giusta o no. Questo giudizio te lo dà in relazione al diaframma e al tempo che hai impostato.

Ma siccome è un po' un casino, le prime volte, spostare entrambe le tarature perchè una influenza l'altra, ti consiglio di mettere la rotellina delle modalità di scatto su " A " che è "priorità di diaframma". Ma  cosa significa  ? E' molto semplice : quando la reflex è in " A " , tu regoli il diaframma  ( chiuso, aperto, apertissimo , sempre con il valore f/qualcosa, così impazzisci )  ma la reflex ti regala il fatto di aver impostato automaticamente un tempo di apertura in modo che l'esposimetro ti dica " ok, la luce è giusta". Bello no? ti concentri solo sul diaframma ( il diametro del foro, diciamo)  e vedi  quanto tempo lui starà aperto . Quindi attenzione : se chiudi molto il diaframma, il tempo si allunga fino a che la foto risentirà delle microvibrazioni delle tue mani e occorre fare un salto in negozio a comprare un treppiedi. Oppure ? oppure alzi gli ISO.

Cos'è l'ISO? un mago? quasi . il valore ISO di solito è  impostato di base a 100 e corrisponde al livello di sensibilità del sensore nei confronti della luce. ISO 800 rende il sensore molto più sensibile di 100 , ne cattura di più ma la qualità della foto cala.  Alzi gli ISO = accorci il tempo a parità di diaframma  = cala la qualità.

Naturalmente non devi spaventarti : una macchina moderna scatta con  buona qualità anche oltre 800 ISO e ti evita il mosso in molte, molte foto . Una reflex di oggi anzi  arriva ben oltre gli 800 ISO senza generare rumore troppo fastidioso. Il rumore, come  hai capito, è un disturbo, c'è di due tipi, quello detto di luminanza e quello di crominanza. Sono una coppia di rompiscatole che possono essere comunque un po' ridimensionati tramite software.

Torniamo al nostro discorso sull'esposizione pura , quella basata su solo tempo derivato dalla tua scelta di apertura del diaframma. Puo' capitare ( spesso ) che la reflex impostata sul metodo di misurazione della luce " valutativa " sbagli. Significa foto troppo nera o mezza bruciata. In questo caso, sfrutta il pulsante della "compensazione dell'esposizione " ( di solito ha su un simbolo +/-)per forzare l'aumento o diminuzione di luce che colpirà il sensore al momento del clic. In pratica, se hai la reflex in " A " , la compensazione agirà alterando il tempo di apertura calcolato dall'esposimetro.

Beh, in teoria le basi dell'esposizione, mooolto condensate , sono queste.   Ma sai cosa ti dico? visto che non hai ancora cambiato sito , vado ancora un po' avanti. 

Avrai forse sentito parlare dell'istogramma. E' un grafico che trovi nella tua macchina e che viene formato sull'asse y dal valore di luminosità della foto appena scattata, corrispondente alla tonalità di grigio che è riportata sull'asse x. Bel casino eh? 

E' più facile farti scattare qualche foto in ambiente scuro, normale, molto luminoso e poi guardare i relativi istogrammi per confrontarli. Comunque....non lo guardo mai.

Trovo più rapido guardare la foto scattata, con l'avviso delle luci bruciate ( vedi una zona di foto che lampeggia o fa qualcosa di sgradevole, a seconda del tipo di reflex che usi ). Quando vedo questo lampeggio, riscatto compensando in meno. Oppure inquadro in modo diverso, se è il caso. 

Se ti trovi le luci bruciate, non ci sono santi in grado di restituirti quella zona di foto con colori corretti. Ma attenzione : se compensi troppo in negativo, ti trovi una foto scura che, quando sarà elaborata, nell'essere schiarita rivelerà del rumore. 

Eh si....purtroppo bisogna spesso stare sul filo del rasoio, esporre al limite della bruciatura delle luci ma senza bruciarle. Questo significa che alcune scene , quelle con molto contrasto fra zone in ombra e in luce, di fatto non sono fotografabili con metodi di esposizione tradizionale senza ottenere brutti scherzi. La soluzione c'è, se vuoi saperne un po' di più , vai qui : 

post : ecco perche bisogna esporre a destra

dove ti parlo dell'esporre a destra ( che è un altro modo di dire per arrivare vicino al limite del bruciare le luci ) ed altre cosette interessanti. 

ciao, ti è tutto chiaro? 




Nessun commento:

Posta un commento

...